Lui.
Mani ghermenti, sudore rancido, petto villoso, alito alcolico.
Mio padre.
La forza bruta che afferra, piegando al suo volere.”Piccina, vieni qua. Tuo padre ha bisogno di coccole…”
No, quello è stato tanto tempo fa. Adesso dietro la porte c’è lei, la donna che sono diventata. È venuto il momento di farle visita. Si, proprio adesso, mentre punta quella nove millimetri alla testa del fottuto bastardo.
È una brava persona. Non lo farebbe mai…
…almeno che non le dia una mano io.
“Ciao bambina, ti ricordi? Ti ricordi quello che ci ha fatto?”
Uno sparo!
Jonathan Macini - 101 Parole
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